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Nuovi Lirici
ascolto sensibile
a cura di Matteo Galbiati (testo critico)
Castello di Casale Monferrato • Salone Arturo Marescalchi
dal 17 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023
Il Salone Arturo Marescalchi, uno dei grandi ambienti espositivi del suggestivo Castello del Monferrato, con un nuovo ed inedito progetto, conferma la sua vocazione a costituirsi, per la Città di Casale Monferrato, luogo deputato alla valorizzazione dell’arte contemporanea nelle sue espressioni e ricerche più innovative, giovani, sperimentali e attuali, diventando, al contempo, momento di conoscenza e condivisione, così come possibilità di riconoscimento e affermazione per gli autori già noti e di esperienza consolidata che hanno modo di presentare ad un ampio pubblico i loro metodi, linguaggi, riflessioni e poetiche.
La nuova mostra ritrova l’impegno progettuale del critico d’arte e curatore Matteo Galbiati che, di concerto con l’Amministrazione Comunale della Città di Casale Monferrato, con la quale ha avviato una intensa progettualità legata al contemporaneo anche per il prossimo anno, unitamente all’appoggio e alla collaborazione dell’Associazione Culturale Libera Mente Laboratorio di Idee di Alessandria e dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, riunisce, in un progetto pubblico inedito e per la prima volta di così ampia, ricca e grande portata, il gruppo dei Nuovi Lirici composto dagli artisti Valerio Anceschi, Roberto Casiraghi, Misia De Angelis, Alessandro Fieschi, Ayako Nakamiya, Pietro Pasquali, Rossella Rapetti, Tetsuro Shimizu, Valdi Spagnulo.
Nuovi Lirici. Ascolto Sensibile permette, quindi, una ricognizione ampia sul lavoro condiviso nel dialogo tra le esperienze differenti di questi artisti che, per una vicinanza di sentire, hanno scelto di identificarsi in un sodalizio che, al di là delle esperienze individuali e dei singoli percorsi esperienziali, mette in luce l’affermazione di una comune direzione poetico-estetica che guarda alla liricità di un’astrazione in cui forma e colore inseguono la leggerezza di immagini in costante divenire.
Dopo le iniziali mostre d’esordio al termine degli studi Accademici – il loro incontro avviene proprio negli anni formativi trascorsi all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano agli inizi degli Anni Novanta e poi con nuovi incontri avvenuti in altri contesti – scelgono sistematicamente di ripetere progetti collettivi dal 2008. La loro esperienza congiunta è esempio di confronto e dialogo, di misura dei singoli tragitti di indagine spinti ad arricchire lo sguardo, il pensiero e l’animo nella compartecipata dialettica delle loro espressività. Armonia, eleganza, profondità, musicalità sono alcuni degli elementi connotanti della loro libera interpretazione di un’astrazione di matrice analitica. Scultura e pittura offrono spunti di osservazione in cui la sensibilità e il sentimento prevalgono sulla retorica vuota che attanaglia il presente e riconciliano l’osservazione di un’arte che ha per scopo prioritario i valori più significativi dell’umano sentire.